La Settimana Santa a Ischia è molto sentita. Dal Venerdì Santo al Lunedì Albis l'isola vive momenti di autentico trasporto popolare: via Crucis, corsa dell'Angelo e 'ndrezzata sono tre appuntamenti molto apprezzati dai turisti, giustamente ammaliati dal mix unico di fede e folclore che caratterizza questi eventi. Ma la Pasqua a Ischia è molto sentita anche dal punto di vista gastronomico. I piatti tipici del periodo pasquale sono grosso modo gli stessi della città di Napoli. Di diverso, rispetto al capoluogo partenopeo, c'è forse solo la minestra maritata che a Ischia non ha mai avuto grandissima diffusione. Anche il consumo di agnello negli ultimi anni è un po' diminuito ma la tendenza in questo caso è nazionale, probabilmente dovuta a un'accresciuta sensibilità animalista. Di seguito vediamo insieme i piatti tradizionali della Pasqua ischitana. Buona lettura.
Fave e pancetta
Prima dell'avvvento del turismo, Ischia era un'isola di contadini e pescatori. In verità, soprattutto contadini dediti alla vigna, all'orto domestico e all'allevamento di animali. Non c'è da stupirsi, quindi, dell'elevato consumo di fave sull'isola. L'abbinamento classico è con la pancetta e, tra l'altro, non è circoscritto al solo periodo pasquale. Generalmente gli ischitani smettono di mangiare fave la seconda metà di maggio, in concomitanza con la festa di Santa Restituta, patrona di Lacco Ameno. C'è pure un detto popolare a suggello della consuetudine e recita così: "A Santa Restituta 'e fave so' arrennute" (trad. "indurite"). A ogni modo, sulle tavole ischitane di Pasqua le fave non mancano mai: in abbinamento alla pancetta o alla più ricca fellata (vedi prossimo punto).
La fellata
La fellata è l'antipasto tradizionale del periodo pasquale. A centro tavola, insieme a pane cafone e casatiello, c'è sempre un piatto (o un tagliere) colmo di affettati misti con uova sode, ricotta salata, provolone e altri formaggi. Occhio a non esagerare (si fa per dire)!
Casatiello
Una ciambella salata farcita con salumi, uova e formaggi. Insieme alla pastiera (vedi prossimo punto) è questa la pietanza principe della tradizione pasquale. Il perché è presto detto: entrambe si mantengono per diversi giorni e soprattutto sono l'ideale per il pic nic di Pasquetta. Da provare!
Leggi la ricetta: Il Casatiello napoletano
La Pastiera
Per ultima, ma solo per ragioni espositive, sua maestà la pastiera. Più che di tradizione, nel caso della pastiera bisognerebbe parlare di vera e propria ortodossia, tanta è la cura maniacale di mamme, figlie, nonne, zie impegnate nella preparazione del dolce. Ovviamente si scherza, dal momento che le varianti sono infinite, e però è senza dubbio vero che Pasqua, a Ischia, senza la pastiera non è concepibile.
Leggi la ricetta: La pastiera napoletana