Nel vasto panorama delle isole minori in Italia, Ischia occupa una posizione di privilegio non solo da un punto di vista ambientale, ma anche sotto il profilo storico, trattandosi di un’isola abitata sin dal neolitico come attestano i numerosi reperti del Museo archeologico di Pithecusae.
Ma le "tracce" della storia ischitana non sono soltanto quelle della preistoria e dell’antichità. Chi, per esempio, volesse approfondire la storia medievale dell’isola, deve necessariamente visitare il piccolo borgo di Sant’Alessandro a Ischia Porto. Scoprirà cosi che le cupole a "sella d’asino" della chiesetta e di alcune abitazioni circostanti sono segni inequivocabili di uno dei periodi storici su cui c’è meno (sull’isola) materiale a disposizione.
Una testimonianza architettonica che è bene valorizzare, come egregiamente fa la dottoressa Stefania Napoleone. Con lei siamo andati alla scoperta dei tesori di Ischia Porto, un tour di circa tre ore che dal piccolo borgo di Sant’Alessandro prosegue per il porto di Ischia, la Chiesa Santa Maria di Portosalvo e termina nel Palazzo Reale.
Favoloso!
Il porto di Ischia venne inaugurato il 17 settembre 1854. Ai festeggiamenti partecipò tutta la popolazione, abbagliata dalla "
grandeur" di Ferdinando II che per l’occasione invitò oltre 200 imbarcazioni, tra cui i celebri rematori di Amalfi. Addirittura, dove ora c’è un parco intitolato a Paolo Buchner (padre del più famoso
Giorgio Buchner), il sovrano fece erigere "
a conto della Casa Reale" una pagoda per assistere all’evento da posizione sopraelevata. Ancora oggi la località, che si trova alle spalle della riva sinistra del porto, è conosciuta col topos “Pagoda”, nonostante da tempo ormai non vi sia più traccia di questo capriccio del re.
È ancora ben visibile - invece -
il canale artificiale che collegava il lago vulcanico di Ischia (prima che venisse aperto a porto) con il mare, come pure è ancora al suo posto il "tondo di Marco Aurelio", un isolotto in mezzo al porto di Ischia dove anticamente sorgeva una chiesetta dedicata a San Nicola.
La chiesa di San Nicola non c’è più, rimpiazzata - si fa per dire - dalla più grande Santa Maria di Portosalvo. Un edificio dal gusto neoclassico, come testimonia l’imponente colonnato all’esterno. - Si dice - fortemente voluto dalla moglie di Ferdinando II che evidentemente teneva molto a che ci fosse il suo segno nell’importante opera di riqualificazione dell’area.
Riqualificazione che aveva precedentemente già coinvolto il Palazzo Reale, la dimora del protomedico di corte Francesco Buonocore, acquisita al patrimonio dei Borbone nel 1813 da Ferdinando IV. Anche in questo caso, però, fu Ferdinando II a decidere di farne uno stabilimento termale, sfruttando le copiose sorgenti di Pontano, Fornello e Fontana. Vocazione proseguita anche dopo l’Unità d’Italia, tanto è vero che dalla fine del XIX secolo l’immobile è stato trasformato in uno stabilimento termale riservato al solo personale militare.
Una foresteria militare che però spesso apre le porte al pubblico per spettacoli e iniziative culturali. Come per la mostra "Da Lago de’ Bagni a Porto d’Ischia", un’esposizione multimediale di foto d’epoca, cartografie, dipinti e cartoline che ripercorre tutte le evoluzioni morfologiche del (e attorno il) porto di Ischia. A partire,
ça va sans dire, dalla sua inaugurazione nel 1854.
Insomma, quando la passione per la storia e il gusto del racconto si incontrano vengono fuori giornate bellissime, in grado di restituire un’immagine diversa, più autentica, dell’isola più grande del Golfo di Napoli.
Magia dell’isola d’Ischia!!!